Interventi conclusi

Intervento di completamento della baita in località Noval
La località Noval, sul Comune di Valda, si trova su un crocevia di sentieri che dai paesi conducono ai boschi del Dossone di Cembra, verso il Rifugio Potzmauer e il Lago di Valda. In questa zona attrezzatacon una piccola zona fuochi per le feste il Comune aveva restaurato un'antica baita. Per rendere utilizzabile però questo punto la Rete ha deciso di completare i lavori di finitura interna ed acquistarne l'arredo. La baita è anche la eta finale del percorso tematico del largà.  



Intervento di ripristino all'interno del Lago di Valda-Biotopo Prati di Monte
Realizzato nell'ottica dello sviluppo della Rete delle Riserve ma prima della sua creazione questo intervento coordinato dai comuni di Valda e Faver ha riguardato la zona del cosiddetto "Lac de Valda" all'interno della Riserva Naturale Provinciale denominata Prati di Monte. La zona umida del "Lago di Valda" è il "cuore" naturalistico della riserva Prati di Monte. La sua origine risale all'ultimo periodo glaciale, durante il quale i ghiacciai che percorrevano le attuali valli dell'Avisio scavarono nel porfido del Dossone di Cembra numerose conche. Terminata la glaciazione, circa 12.000 anni fa, le conche si trasformarono in laghetti; essi vennero progressivamente impaludati e occupati dalla torba, un materiale originato dall'accumulo dei resti delle piante palustri. Al Lago di Valda, inoltre, nel passato i due emissari sono stati approfonditi per drenare l'area, allo scopo di estrarre la torba ma anche di recuperare terreni prativi.
Nel 2012 è stato condotto un articolato intervento di ripristino ambientale a favore della torbiera e delle aree immediatamente circostanti. Tre sono in sintesi le azioni realizzate:

  • lo scavo di due bacini lungo il confine orientale, per  favorire la crescita delle piante palustri delle rive e la riproduzione degli Anfibi;
  • la riduzione del drenaggio dovuto agli immissari, per alzare il livello dell'acqua nella conca favorendo le piante più rare e interessanti, prima minacciate dall'inaridimento del terreno;
  • il recupero di spazi aperti nel bosco che circonda la conca, così da ricreare almeno in parte l'ambiente dei prati e dei pascoli che fino al Secondo Dopoguerra caratterizzava buona parte del Dossone di Cembra e in particolare i dintorni di Prati di Monte, nome che ricorda proprio quell'antico paesaggio.