Studi e ricerche

La Rete di Riserve ha investito in questi anni in numerosi studi e ricerche che hanno permesso di conoscere meglio il territorio e le sue peculiarità, aumentare la consapevolezza di cittadini e amministratori sulla ricchezza ambientale della valle, progettare e pianificare interventi di conservazione e valorizzazione della natura.

Gli studi realizzati hanno riguardato le aree protette e in generale tutto il territorio di volta in volta coinvolto nella Rete di Riserve. Attualmente sono in corso studi floristici e faunistici condotti da importanti strutture museali provinciali oltre che progetti collettivi che accanto alla finalità conoscitiva hanno anche quella più concreta di progettare interventi di conservazione che coinvolgano sia le amministrazioni comunali sia i privati cittadini proprietari di porzioni di territorio più o meno vaste.

Per il triennio 2019-2022 sono stati ipotizzati approfondimenti legati diversi temi:

  • Riserve Provinciali e Locali presenti sul territorio non ancora indagate a fondo
  • Specie faunistiche e floristiche di interesse comunitario o di interesse conservazionistico.
  • Specie faunistiche di recente o possibile prossimo arrivo sul territorio (cinghiale, lupo, orso)
  • Habitat acquatici: il Torrente Avisio e i laghi
  • Aree aperte presenti e sulle nuove aree aperte anche in conseguenza della tempesta Vaia: è possibile pensare ad un recupero di alcune zone a pascolo estensivo o incentivare la biodiversità in queste zone? 
  • Terrazzamenti e muri a secco: quale futuro per i muri a secco? Quale è il loro valore paesaggistico e ambientale? Come incentivarne il recupero e la conservazione?
  • Il porfido e la riqualificazione degli spazi un tempo destinati all'estrazione
  • Agricoltura e biodiversità: è necessario capire quali antiche varietà sono presenti sul territorio o erano presenti per cercare di differenziare l’agricoltura moderna.
  • Riqualificazione del patrimonio agricolo abbandonato. Il paesaggio agricolo tradizionale è un mosaico di spazi coltivati e non, punteggiato di piccoli insediamenti oggi abbandonati. È possibile pensare ad una riqualificazione di questo patrimonio?

Conclusi