Realizzare la cartografia della vegetazione della Rete delle Riserve dell'Alta Val di Cembra-Avisio
Descrizione del lavoro
Il lavoro è stato svolto con il fine di realizzare una cartografia di dettaglio che descriva l'assetto vegetazionale della Rete delle Riserve "alta Valle di Cembra - Avisio", con la sola eccezione dei quattro S.I.C./Riserve naturali provinciali sui quali è incentrata la Rete stessa, che però rappresentano una porzione di territorio estremamente limitata ancorché di grande importanza sia scientifica che protezionistica.
Il presente intervento aveva dunque lo scopo di produrre una cartografia vegetazionale di sufficiente dettaglio che tenesse conto sia degli habitat di interesse comunitario che di quelli che non lo sono, che però compongono il mosaico ambientale della Rete delle Riserve "alta Valle di Cembra - Avisio". Tale prodotto potrà ora fungere da punto di riferimento per una corretta gestione futura del territorio della Rete che appare quasi un unicum a livello provinciale dal punto di vista paesaggistico.
Metodologia di lavoro
Il lavoro è il risultato finale di un'impegnativa attività di campo con numerose giornate di rilevamento a cui si è affiancato uno studio "a tavolino" delle quote, delle pendenze e delle esposizioni dei versanti per poter ricostruire le dinamiche vegetazionali in atto all'interno del Territorio di analisi ossia l'intero perimetro dei 5 comuni della Rete.
I problemi maggiori sono stati riscontrati per le zone boscose in quanto non esistono, nella maggior parte dei casi, tipologie vegetazionali affermate e facilmente inquadrabili. Svariati fattori morfologici (come la quota, l'esposizione, l'inclinazione e il grado di copertura pietrosa dei versanti), climatici, pedologici e storici (come l'uso del suolo, le pratiche selvicolturali, le tradizioni del luogo,..) concorrono in maniera sinergica a influenzare la vegetazione presente. Inoltre, le serie vegetative sono in lenta e graduale evoluzione. Per questi motivi interpretare correttamente ogni lembo di bosco, senza limitarsi a una mera descrizione oggettiva dei dati rilevati in campo, non è stata un'operazione facile: per dirimere le dinamiche vegetazionali in atto è stato necessario elaborare e intersecare saggiamente tutti gli elementi conoscitivi raccolti e spesso si è ragionato in termini di vegetazione potenziale valutando quindi attentamente il sottobosco arbustivo presente.